SIUA - Pet Therapy

LA PET PARTNERSHIP, il ruolo della pet partnership nelle Attività e Terapie Assistite dagli animali.

« Older   Newer »
  Share  
Silvia Oberoi
view post Posted on 14/2/2013, 16:20




Eccoci! Finalmente diamo vita a questa sezione del forum. Io forse riuscirò a sviluppare ulteriormente le mie capacità tecnologiche (con le quali non ho mai stretto amicizia). Affronteremo insieme la vasta area della relazione d'intesa nella coppia pet partner, quale prerequisito per riuscire a lavorare in modo competenete ed efficace nel particolare mondo della pet therapy. Questa parte del forum però, accoglie pienamente qualunque argomento, suggerimento, consiglio che vogliate mandarci e parlarne insieme qui!
 
Top
KVAS
view post Posted on 23/2/2014, 21:33




Salve, non so se sto scrivendo nel posto giusto, mi sono appena iscritta, ho aperto una discussione ma non so se qualcuna la leggerà, spero possiate darmi una mano. Ho diversi dubbi i tipo teorico e mi scuso se possono sembrare delle domande forse banali, ma in tutta questa marea teorica(utile per la tesi di laurea) mi sto perdendo sempre di più.
Bene, le mie domande sono:
Secondo la cornice zooantropologica la Pet therapy(AAA/AAT) fa parte della zooantropologia interventistica di tipo assistenziale/co-terapeutico, quindi all'interno di questa suddivisione rimangono fuori le AAE, quindi le AAE potrebbero essere assimilate(o avere dei punti in comune) agli obiettivi della zooantropologia didattica???, o si tratta proprio di tutt'altro?. Inoltre, i cani di assistenza, chiamati anche di servizio, quindi per i non vedenti, non udenti o in carrozzina, i quali imparano dei compiti particolari e che per la presenza constante con 'il diversamente-abile' creano un legame speciale, non fanno parte della pet therapy o comunque della zooantropologia interventistica, o si?.
Per quanto sono riuscita a capire, la Pet therapy prevede che il cane chiamato 'sociale' abbia come partner un operatore con il quale crea un legame particolare, mentre che i cani di servizio vengono dati in donazione direttamente al fruitore creando a sua volta un determinato rapporto. E' probabile però che, la relazione tra questi ultimi(cane e rutore) possa essere aiutata, tutelata e quindi rendere ancora più vantaggioso il loro rapporto grazie a interventi che appartengono alla zooantropologia consulenziale? o essa solo può contribuire nei rapporti tra cani di compagnia e padrone???, esiste un tipo di inquadramento per questo tipo di rapporto(cane guida/hearing dogs ecc e fruitore) secondo una prospettiva di antropologia applicata?
Mi auguro che possiate avere il tempo di rispondermi e di chiarire questi quesiti.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità e rimango in attesa di un possibile riscontro.
 
Top
1 replies since 14/2/2013, 16:20   171 views
  Share